IN POESIA: SEGNALAZIONI LIBRI
“Se il tempo è matto”
di Luigi Ballerini
Mondadori (Lo Specchio), Milano 2010,
pp.90- Euro 14,00
“se il tempo è matto”
una pioggia di primi versi che a mandarli sarà
stato il demonio e che a venderli così grezzi si
direbbero strumenti di un’industria in ritardo:
un’officina del neolitico nell’età dei chips (delle
chips?): un tornado sollecito a risarcire tutti
del lugubre erotismo che ci sovrasta, della mezza
stagione che ci possiede: hai voglia a dire ma io,
se l’io non è dicibile neppure come scherzo, come
lena o altalena. Hai voglia a contare, a presumere
schiarimenti (morda, macini, maciulli, sciacqui…).
Nel mondo delle doppie soluzioni, prima di avere
la fortuna alle spalle (o di mettersi alle spalle le
mezze montagne, le mezze tinte, le mezze calzette),
c’è la str di strada che ti agguanta e vivifica per un
istante, e di struttura e di estrella, ma non forse di
estratto (abstract) di olio di canfora e midollo, di
primula veggente che sostiene il trionfo di chi ha
debiti e rovine da restaurare. Adesso sì, adesso no,
come i carabinieri delle barzellette che, obbedienti
e fedeli, si strattonano spingendosi fino a Salemi,
a Falconara, all’isola di Prospero, e oltre, senza
dimostrare affanno, e restando in bilico. Spari.
Sì gli spari fanno capire che non si può rinascere
sotto mentite spoglie, e chi non spara è perché ha
già sparato o si è tagliato il dito del grilletto
(Se il tempo è matto, “Se il tempo è matto”, p. 65)
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